Oggi vi presento un libro che già alla prima lettura è entrato nella classifica dei nostri preferiti. Ve lo dico subito, così sapete a cosa andate incontro. Perché quando un libro mi piace, io ve lo racconto con tutto il trasporto possibile, con tutto l’entusiasmo che mi lascia.
E’ un libro bellissimo, intanto per il formato, un enorme 25×35, poi perché è proprio bellissimo. I disegni sono geniali, le scimmie talmente ben fatte, simpatiche, con espressioni così profonde, vere, quasi belle anche per chi non avrebbe mai pensato di dire bella ad un scimmia.
Una storia talmente ben narrata, con un uso così ben fatto della punteggiatura, che leggerlo emoziona… per forza!
Una storia talmente bella, piena di sfaccettature, di spunti di riflessione, di analisi, di autocritica che non può non scuotervi. Non può non emozionarvi.
E’ la storia di Bruno, una scimmia che vive in uno Zoo e che ha un sogno: essere una persona!
Bruno adora le persone e i loro vestiti e vorrebbe mettere dei vestiti, delle scarpe come le persone, guidare la macchina e mangiare nei ristoranti come le persone. A forza di osservarle Bruno, aveva persino imparato a capirle quando parlavano. E un giorno le aveva sentite dire che una volta le persone erano scimmie. Se una volta le persone erano scimmie, allora anch’io posso essere una persona! aveva detto a sua madre, ma lei lo aveva stroncato subito: “le scimmie non diventano persone. mai!”
Quante volte proprio le mamme che dovrebbero amare, capire i figli, appoggiarli incondizionatamente, incoraggiarli, proprio le mamme tarpano le ali ai sogni dei propri figli per proteggerli dalla delusione di un fallimento o dalle difficoltà di una meta troppo difficile da raggiungere? le scimmie non diventano persone. mai. Non trovate anche voi che mai sia una brutta parola?
Nonostante il pragmatismo di sua madre, Bruno non smetteva di sognare di riuscire un giorno ad indossare dei vestiti e delle scarpe come le persone. Un giorno Bruno vede una persona piccola che fischia in una foglia arrotolata e inizia ad imitarlo. Ben presto il suo talento attira curiosi, fotografi, giornalisti. Qualcuno un giorno viene a prenderlo, tra lo stupore e l’incomprensione della famiglia “forse diventerai una persona come desideri, ma allora credi che sarai più felice?” “non stavi bene con noi? Perché te ne vai via?” Piangevano, tutti. Anche Bruno. Chissà dove lo stavano portando…
Bruno riesce a distinguersi, emerge dal gruppo perché lui è diverso e prima o poi qualcuno se ne accorge. La sua famiglia non lo capisce, ancora una volta non si spiegano cosa non vada in lui, cosa lo spinga a cercare altrove, a guardare oltre le solide certezze: gli alberi, le gabbie. Bruno riesce a farsi notare e va via. Nessuno lo appoggia e per un attimo esita anche lui. Piange.
Poi il tempo passa e Bruno impara tante cose stando con le persone. Porta vestiti e scarpe, parla, impara persino a suonare il sassofono. E quando finisce di suonare lo applaudono, son tutti gentili con lui, tranne qualcuno che ogni tanto dice di sentire odore di scimmia, o sentendolo parlare commenta che parla bene per essere una scimmia. La sua vita cambia, ora è come la voleva lui, ma si vede ancora che è una scimmia e lui vuole essere una persona.
Possiamo cambiarci d’abito, cambiare abitudini, casa, amici, vita… ma restiamo quello che siamo nel bene e nel male.
pensai che aveva ragione mia madre.
le scimmie non diventano persone. mai.
…
pensai che forse dovevo tornare a casa.
Così Bruno torna a casa, ma capisce subito di non aver avuto una buona idea: a casa non gli piace più niente, nemmeno le banane, a lui piace mangiare come le persone, andare al cinema e parlare dei film visti. E’ abituato a vestirsi e non gli piace più andare in giro nudo.
mi sarebbe piaciuto far sentire
a mio padre e mia madre
la musica del mio saxofono
ma a loro non interessava
non la capivano
Bruno prova a tornare alla vecchia vita, ma gli sta stretta, vorrebbe portare un po’ del suo nuovo mondo nel suo vecchio mondo, ma pare impossibile perché il vecchio non si lascia contaminare. Bruno è cambiato da quando è andato via, mentre gli altri son rimasti uguali a prima. E puzzano. Puzzano di scimmia.
pensavo che non era più una scimmia
e non sarei mai stato una persona
Bruno si sente la creatura più sola dell’universo, ma proprio nella solitudine scopre una grande verità e cioè che nessuno, per quanto diverso da tutti è veramente unico, nemmeno lui. Conosce Greta che come lui ha lasciato la sua famiglia per essere come le persone, anche lei suona, suona il pianoforte. Con lei finalmente tutto cambia.
Bruno scopre di non essere l’unico alla ricerca di una nuova identità. Trova Greta che come lui è alla ricerca di se stessa e in questa comunanza di intenti, di sentimenti, di sentire, Bruno trova finalmente la sua dimensione.
E alla domanda vi sentite più scimmie o più persone, bruno risponde:
so di non essere una scimmia
e so di non essere una persona.
E allora cosa si sente?
Bruno.
Un libro per parlare di sogni così folli che se non lo fossero così tanto non sarebbero sogni.
Un libro per infondere speranza, nella possibilità di cambiare, di mettere in moto meccanismi che sembrano impossibili, di impegnarsi perché un sogno impossibile diventi possibile.
Un libro per parlare di diversità, di accettazione, di percorso di conoscenza di sé stessi.
Un libro che ai più grandicelli può spiegare cose anche molto più complicate di queste.
La scimmia di Davide Calì e Gianluca Folì, edito da Zoolibri
Un piccolo capolavoro che come vi dicevo a casa nostra è già balzato nella classifica dei nostri preferiti insieme a Il mago delle Bolle, Vorrei Avere, Tico e le ali d’oro…
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Grazie per il consiglio! Me lo sono segnata subito perche’… beh gia’ dalla tua presentazione mi ha un pochino commossa e credo potrebbe piacere a me oltre che al patato!
Buon we!
E’ bellissimo, si!
Cercalo e fammi sapere!
E’ da leggere e da ammirare questo bel libro, le illustrazioni mi piacciono da impazzire.
vero? E’ delizioso!
Anche ai miei bimbi è piaciuto moltissimo!
Che bel libro e soprattutto che bel messaggio che trasmette 🙂
Si, forte e chiaro!
Ma che bello! Lo cerco sicuramente! Lo hai descritto benissimo e anche le immagini sono stupende e dolcissime, mi hanno colpito soprattutto quegli occhi…
Poi fammi sapere!
Caspita! Davvero bello. Lo cercheremo