

LA LETTURA: VIAGGIO E CRESCITA PERSONALE
Fabrizio Caramagna afferma che “Leggere un libro non significa uscire dal mondo, bensì entrare nel mondo attraverso un altro ingresso”.
Spesso si pensa che la lettura porti ad un’evasione dalla propria realtà e dalla quotidianità. Dobbiamo parlare chiaramente, perché, in parte, la lettura ci fa fuggire veramente dal nostro mondo:
- Con un libro acquistiamo un biglietto per un viaggio inizialmente sconosciuto
- In seguito ci caliamo sempre di più in questa avventura che impariamo a conoscere
- Facciamo amicizia con i protagonisti
- E iniziamo anche a volergli bene
- Proprio perché cominciamo a sentire sulla nostra pelle le loro emozioni e i loro conflitti
- E magicamente quando richiudiamo il libro viviamo un momento di piccolo caos dovuto alla riconnessione con la nostra vita.
Quanti di voi hanno vissuto tutto ciò?
Questo turbinio di sensazioni è valido sia per gli adulti sia per i bambini.
Tuttavia, è anche vero che questa uscita dal mondo reale prevede anche un ritorno alla nostra vita con tanto di benefici tangibili, concreti e durevoli negli anni. Molti sostengono che la lettura ci cambi, trasformando la nostra mente e il nostro agire.
Ed è proprio così!
Per iniziare a capire pienamente gli effetti collegati alla lettura, andando momentaneamente oltre la distinzione tra adulto e bambino, può essere utile dare uno sguardo ad alcuni dati scientifici.
LA LETTURA E LA SCIENZA
Tanti scienziati, mossi dalla curiosità e dalla volontà di offrire un ragionamento scientifico ad un’abitudine piacevole come la lettura, hanno sviluppato interessanti studi. Uno studio condotto da Rose Turner, professoressa alla Kingston University di Londra, mostra come i lettori siano persone più simpatiche, socialmente più competenti e con maggior empatia. Per la ricerca, la professoressa ha coinvolto 123 adulti, chiedendogli di indicare le rispettive preferenze per il loro tempo libero. Contemporaneamente ha analizzato le loro abilità interpersonali.
I risultati parlano chiaro. Coloro che hanno incluso la lettura tra i loro passatempi mostrano maggior capacità empatica. Per Turner questo dato può essere compreso analizzando una dinamica che caratterizza ogni lettore: chi legge ha la tendenza ad immaginare le situazioni e le emozioni dei protagonisti dei libri. Questo rappresenta un vero e proprio allenamento per vivere considerando non solo la propria prospettiva, ma anche quella degli altri.
La lettura rappresenta un allenamento per decentrarsi da se stessi.
Questo processo conduce l’individuo a porsi delle domande:
- Perché questa persona si è comportata così?
- Cosa starà vivendo dentro di sé?
- Sarà felice?
Una ricerca condotta da Raymond A. Mar, psicologo della York University, e da Keith Oatley, professoressa di psicologia cognitiva presso l’Università di Toronto (2006-2009), ha dimostrato che i lettori di narrativa provano una maggiore empatia rispetto a coloro che leggono saggi e anche rispetto a coloro che non hanno l’abitudine di leggere.
La spiegazione di questo risultato risiede nello stesso meccanismo. Il lettore immergendosi nella storia di altre persone è portato a riflettere su vissuti diversi dai propri. Si interroga, cerca di comprendere idee differenti e prova ad immaginarle applicate alla propria vita. È un allenamento silenzioso e non del tutto consapevole, ma che si riflette con tutta la sua potenza nella vita reale.
Durante la lettura l’individuo compie uno sforzo mentale, motore alla base di questi processi.
Secondo uno studio della Gran Bretagna National Literacy Trust condotto su 34.910 giovani tra gli 8 e i 16 anni, il 39% dei ragazzi sperimenta la lettura sui dispositivi elettronici mentre soltanto il 28% utilizza i libri cartacei. I risultati mostrano che coloro che utilizzano la tecnologia hanno una bassa probabilità di diventare buoni lettori. Attraverso i dispositivi elettronici, infatti, l’attenzione è meno costante e può calare. Inoltre, la lettura attraverso PC e tablet è meno profonda e meno intensa.
Per questo motivo sarebbe consigliabile insegnare fin da subito ai bambini ad apprezzare il libro cartaceo, fatto di pagine con un odore inconfondibile e rilassante anche al solo tatto.
DALL’IMMAGINAZIONE AL MONDO REALE
Grazie a questi studi possiamo evidenziare alcuni motivi per i quali dovremmo iniziare (o continuare) l’importante abitudine di leggere libri. Questi risultati, inoltre, ci fanno capire quanto preziosa sia la lettura anche per i più piccoli. La lettura ha il potere di aumentare la probabilità di crescere come individui socialmente abili e consapevoli delle differenze di vissuti che possiamo incontrare nella nostra vita.
Quindi, possiamo dire che la lettura:
- Ci aiuta ad essere più empatici
- Ci porta a comprendere gli altri maggiormente
- Ci conduce fuori dal nostro “guscio”
- Ci dona maggior sensibilità e maggior attenzione al mondo che ci circonda
- Apre la nostra mente
- Ci trasforma gradualmente in esseri più
Quindi…riprendiamo in mano i libri e iniziamo subito a leggere ai nostri bambini. Diamogli fin da subito l’opportunità di allenarsi ad essere individui con elevate competenze sociali!
“Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso.”
(Francesco Petrarca)

Dott.ssa Cristina Minotti, Psicologa dello Sviluppo e dell’Educazione
Laureata all’Università degli Studi di Firenze, ho aperto il mio studio privato di psicologia! Lavoro con i bambini e adolescenti, con le loro famiglie e con i loro insegnanti. Gli ambiti nei quali mi muovo sono differenti: disturbi specifici dell’apprendimento, difficoltà di apprendimento, difficoltà scolastiche, orientamento scolastico e professionale, difficoltà relazionali e affettive e difficoltà familiari. Cosa non troverete nei miei articoli? Non vi offrirò delle ricette e non vi dirò “dovete fare così!”. Ogni persona, bambino e famiglia è un’entità unica con specifiche caratteristiche, dunque, non possiamo sempre generalizzare. Tuttavia, vi offrirò delle conoscenze derivanti da celebri studi e dalla mia esperienza per delineare una strada che sostenga il pensiero di voi lettori, che vi porti ad interrogarvi e a riflettere su alcuni comportamenti o problemi che interessano la sfera familiare e quella infantile. CristinaMinotti.it IG: @cristinaminotti_

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