
Che mamme siete voi? Siete di quelle che i figli vogliono sempre tenerseli stretti stretti o di quelle che li lasciano andare?
Io sono una mamma molto presente, adoro il contatto con i miei bambini, mi piace quando mi stanno addosso, adoro passare tempo con loro, fare cose belle con loro, ma non sempre. Ho anche bisogno di spazio, di distanza. Nelle mie numerose trasferte di lavoro ho imparato che posso stare lontano da loro e che loro sopravvivono anche se la mamma manca per 3 giorni di seguito.
Io penso sempre che i nostri figli abbiano bisogno di sapere che ci siamo, che possono appoggiarsi a noi per qualunque difficoltà, ma non hanno bisogno che teniamo loro la mano, non sempre, dobbiamo imparare a lasciare loro lo spazio per sbagliare, anche per cadere, avendo cura di verificare che poi si rialzino. ^_^
Vi dico tutto questo perché oggi vi presento un albo illustrato pubblicato da Zoolibri, si chiama Chissadove, firmato da Cristiana Valentini e Philip Giordano e vi farà riflettere su che tipo di mamme siete e che mamme volete esser per i vostri figli.
Chissadove è la storia di un albero pieno di piccoli semi che crescevano silenziosi tra i suoi rami, impazienti di diventare alberi anche loro.
Un giorno andranno chissadove cresceranno grandi e diventeranno alberi e impareranno a parlare e a dire Buongiorno, Buonasera e anche “precipitevolissimevolmente”.
Un giorno fiorito arriva il vento a far volare via i piccoli semi e mentre l’albero li saluta uno per uno, loro iniziano il loro viaggio verso chissadove dove diventeranno finalmente alberi.
Solo un piccolo seme rimane attaccato alla chioma dell’albero e quando questo se ne accorge lo sprona ad andare, a raggiungere gli altri, ma il piccolo seme non si muove e l’albero inizia a pensare che forse non è un male che lui rimanga, a tenergli compagnia, solo un giorno…
Ma poi il giorno dopo il cielo sembra promettere pioggia e allora non è il caso di farlo andare chissadove, meglio tenerlo al sicuro, protetto tra i propri rami… ancora un altro giorno…
Ma poi la pioggia dura giorni e dopo la pioggia viene il sole e non si può partire senza un cappellino e poi un giorno dopo ancora ci vuole un golfino e poi dopo ancora le scarpe… Insomma il grande albero trova ogni volta scuse per non lasciar andare il suo piccolo seme
Ma non può nulla contro il destino e un giorno una gazza, prende nel becco il suo seme e lo porta via. Fortunatamente non fa in tempo a mangiarlo perché gli sfugge dal becco e cade chissadove.
E solo dopo mesi, l’albero scova sulla collina un piccolo alberello col tronco dritto e la chioma fitta fitta e un tenero cuore di ciliegio e riconosce lui, il suo piccolo seme cresciuto.
Tutto questo per dire teneramente che dobbiamo imparare a capire quando è il momento di lasciarli andare perché poi ritrovarli felici, soddisfatti, sicuri di quello che son riusciti a fare da soli, può essere bellissimo!
Se il libro vi piace potete acquistarlo qui Chissadove (appena disponibile…aggiungetelo al carrello e vi verrà inviata una mail quando torna disponibile)
Della stessa casa editrice Zoolibri otrebbero interessarvi:
Piccolo pisello (per convincere i bambini a mangiare le verdure… ^_*)
ma che bel messaggio….. io a settembre farò un esperimento: una settimana di campo estivo dei twins lontano dai genitori….incrocio le dita e speriamo che l’esperienza li renda forti come il piccolo alberello. 🙂
Come detto su twitter non potevo evitare di passare da qui… questo libro è stupendo, sarebbe da appendere!
Nel mio blog neonato anche io oggi ho parlato di un libricino carino, se ti va di fare un salto e dare una sbirciatina ne sarò felice.
Al prossimo post 😉
http://www.ninakina.com
Grazieee! Passerò sicuramente!
Mi hai letta nel pensiero. Uno dei libri nella mia prossima wishlist, consigliato da una psicologa ad incontro per genitori. Una bellissima proposta, Fede!
Baci.
Ketty
Grazie Ketty! ^_^