Siamo noi donne le peggiori nemiche delle donne?
So che non sono la prima a dirlo e so che c’è tanta retorica anche su questo, ma ho voglia di parlarne comunque oggi.
Oggi che mi son svegliata presto per portare mio figlio a scuola ed essere sicura che entrasse tra i primi, non subendo il disagio dello sciopero, scrivo perché sono indignata da questa iniziativa al quanto estemporanea quanto incomprensibile dello sciopero per il rifiuto della violenza di genere in tutte le sue forme.
Ma il diritto allo sciopero non era una conquista ottenuta per rivendicare i propri diritti sul lavoro? Ma non sarà che noi che abbiamo un sacco di tutele sul lavoro, non ci rendiamo conto di quello che significa non averle e abusiamo dei nostri diritti?
“Se le nostre vite non hanno valore allora ci asteniamo dal lavoro produttivo e riproduttivo”
Davvero?
No, non mi sento rappresentata da questa iniziativa.
Come donna ho sempre combattuto per raggiungere i miei obiettivi, fossero essi personali o professionali. Ho sempre pensato che ognuno, uomo o donna che sia, debba combattere per ciò in cui crede.
Per le donne è più difficile? Non lo so. A volte penso che abbiamo sbagliato obiettivo. Penso che l’idea che uomini e donne siano uguali sia sbagliata.
Uomini e donne non sono uguali. Noi donne siamo infinitamente più belle, con le nostre mille sfaccettature, i nostri umori, la nostra forza, la nostra versatilità.
Mai avrei voluto nascere uomo.
No, non sono uguale agli uomini. Io sono donna e ne sono fiera.
Siamo cresciute con l’idea di dover arrivare ad eguagliare gli uomini sul lavoro, ma poi siamo infelici perché non abbiamo tempo da dedicare alla famiglia. Non sarebbe forse stato più giusto se ci fosse stata riconosciuta una “sana diversità” che ci permettesse di lavorare part-time, non come concessione, ma come regola? Siamo sicure di volere quello che vogliono gli uomini?
Comunque sia, qualunque sia quello che vogliamo, io dico che noi donne dobbiamo imparare ad andare a prendercelo. Noi donne, come anche gli uomini. Che mi secca vedere gente che si piange addosso, che sputa nel piatto in cui mangia, ma non fa nulla per cambiare le cose, aspettando che siano gli altri dall’alto a calargli addosso diritti e cambiamenti. Non funziona così! E meno male, vi dirò! Così ognuno di noi ha tempo e modo di lavorare su se stesso e capire quello che vuole veramente e lottare per averlo, ma non andando in piazza (che certe volte serve, si, ma non oggi, non così), bensì rimboccandosi le mani e agendo giorno dopo giorno in direzione dell’obiettivo che vogliamo raggiungere.
Siamo noi donne le peggiori nemiche delle donne
Siamo noi donne le peggiori nemiche delle donne quando ci piangiamo addosso senza trovare il coraggio di reagire, quando trasciniamo situazioni insoddisfacenti perché il cambiamento fa paura, perché non è mai il momento giusto, perché per cambiare ci vuole coraggio.
E parlo del lavoro, ma anche della vita privata.
Mi porto addosso gli strascichi di una separazione difficile, esplosa dopo anni in cui la situazione si trascinava logorante, perché per fare questo passo ci vuole coraggio e forza e determinazione e tanta forza. E la consapevolezza, ve lo dico, che nessuno o quasi ti capirà, meno che mai le donne…
E sapete cosa mi ha colpito tantissimo durante quei primi momenti dopo la separazione, l’impatto che la notizia aveva sulle persone a cui lo dicevo: moltissime donne hanno pensato che io fossi stata lasciata da mio marito e non viceversa. Perché? Probabilmente perché difficilmente le donne prendono decisioni del genere. Perché da loro non ce lo aspettiamo, perché ci aspettiamo che siano mamme prima che donne, come recita il mio nickname, perché credono nel senso del dovere che le obbliga a tenere in piedi la famiglia a qualunque costo. Ma perché? per chi? Per i figli? già… tutte a dirmi: fallo per i bambini!
Come se noi donne non avessimo diritto di pensare a noi stesse oltre che a loro. Come se noi donne non avessimo diritti.
Siamo noi donne le peggiori nemiche delle donne
Siamo noi donne le peggiori nemiche delle donne, quando ci giudichiamo a vicenda dimenticandoci che ogni essere umano combatte una battaglia di cui non sappiamo nulla e che bisognerebbe camminare nelle sue scarpe per giudicare il suo operato. E quando non siamo capaci di comprendere, di ascoltare. E quando non siamo capaci di gioire delle gioie altrui.
Son stufa delle invidie. Stufa dei pregiudizi. Stufa del vittimismo.
Donne, sveglia!
Prendete in mano la vostra vita e decidete cosa ne volete fare e poi andate dritte verso l’obiettivo, ricordandovi che per raggiungerlo dovrete passare non per scioperi, ma per momenti di solitudine, in cui dovrete contare solo su voi stesse e in quei momenti, vi assicuro, avrete prova della vostra forza.
Carissima, proprio oggi mi hanno detto che sono lunatica. E allora ho risposto: va bene, sono lunatica, ma sono contenta di esserlo. Perché sono vera. Perché sono donna.
Perché ogni giorno cerco di dare il meglio di me sul lavoro e a casa.
Di recente ho fatto un colloquio, mi hanno chiesto di cosa andassi orgogliosa: di conciliare lavoro e famiglia, ho risposto fiera. E poi mi han detto: e di cosa invece non è orgogliosa? … e ho risposto: di dover trascurare me stessa, per fare la conciliazione di cui sopra.
Non lo so se sia giusto, so che per adesso è quello che mi sento di fare.
La cultura dello sciopero non mi appartiene, anzi il mio modo di protestare è di fare di più di quello che mi chiedono.
E quando mi asciugo le lacrime (perché le difficoltà ci sono!) so che li sta per nascere un nuovo pezzettino di me. E ne sono contenta!
Un abbraccio!!!
Laura condivido quello che hai scritto completamente!
E non mi sorprende, vista la sintonia tra noi! ^_^
Continua così e fai i conti con te stessa ogni giorno, chiediti sempre se sei contenta di quello che sei e come puoi migliorarti. Questo conta per me.
Leggo questo post e mi vengono in mente tante cose. A scriverle tutte rischierei di essere troppo prolissa, per cui mi limito a dirti: brava, sagge parole.
Per non parlare di uno sciopero che, oltre a svilire il significato stesso di sciopero, ha rischiato di mettere in difficoltà tante mamme (e donne).
Grazie. Vorrei tanto che noi donne ce lo ripetessimo più spesso. ^_^