Oggi compi due anni. Mamma mia che bello che sei!
Che belli questi due anni, piccoletto di mamma!
Tu che mi costringi ad inventarmi storie assurde, come non mi piace fare, per convincerti a far qualcosa e raramente ti convinco, con Filippo che mi chiede “mamma perché a lui dici le bugie e a me no?”. Perché con Filippo non ce n’era bisogno, perché nonostante io credessi che due fratelli, cresciuti dalla stessa mamma, nella stessa casa, nello stesso modo, crescessero non dico uguali, ma almeno simili, tu hai fatto vacillare tutte le mie certezze. Come quando cucino e tiro dritta per la mia strada, con la mia convinzione che si mangia quello che la mamma ha preparato o niente, e tu non ceni. E io vado in crisi perché divento come quelle mamme che si sentono in colpa e temono che i figli muoiano di fame, dimenticando per un attimo che in questo angolo di mondo è difficile che succeda!
Tu che mi metti in crisi anche con i tuoi abbracci cui non sono molto abituata perché Filippo, schivo come me, raramente me ne concede.. e invece tu, arrivi quando meno me lo aspetto e mi getti le braccia al collo e mi stringi perché vuoi essere stretto a tua volta e io scopro il gusto di fermare il tempo, costi quel che costi, per godermi quella sensazione di abbandono e di calore che sento.
Tu che non hai paura di squali dai denti aguzzi e dinosauri carnivori, che conosci tigri e rinoceronti, ma a volte confondi mucca e pecora.
Tu che vuoi crescere troppo in fretta e vuoi lo scivolo dei grandi e scendi dal bracciolo del divano come Lippolo.
Tu che sei innamorato di Cornelio e Nemo.
Tu che sei sempre lì a prendere a calci qualsiasi cosa.
Tu che se ti vuoi svegliare, scendi dal letto e viene in camera mia anche se è ancora tutto buoi, senza paura alcuna.
Tu che sembri non temere nulla, tu..
Tu che pensavo mi avresti negato il piacere di leggere libri per te, ora sei sempre lì a sfogliare, ripetere, chiedere “mamma eggi?” anche libri difficili per uno gnometto come te, come La grande fabbrica delle parole o il Ballerino del Silenzio.
Tu che fai sembrare difficile tutto quello che con Filippo sembrava facile.
Tu che non so se sarò mai una brava mamma con te, che sei così diverso da me.
Tu, la mia sfida, la mia gioia, la mia tenerezza, la mia pazzia.
Tu, il mio cucciolo forte. A te, Buon compleanno piccolo mio!
AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!
BONAZZO!!!!!!
Grazie! ^_^
Eh, ma adesso che leggo questo post mi viene da pensare che i secondogeniti li fanno proprio con queste caratteristiche. O forse sono solo le loro strategie per farsi notare.
Auguri!
Chissà….?! Bella riflessione!
che amore di cucciolo e amore di mamma! si lo so è difficile accontentare entrambi i nostri figli e altrettando difficile non sentirsi in colpa…ma ce la mettiamo tutta e questo è importante…..AUGURIIIIIIIII
Grazie! ^_^
mille auguri!!!
Grazie! ^_^
Auguri Piccolo discolo!
Grazie! ^_^
Auguri al tuo piccolo tesoro!
Grazie! ^_^
auguroni per questo importante traguardo!!!
Grazie! ^_^
Auguri cucciolo!!!
Grazie a nome suo! ^_^
Augurissimi! Lo sai che mi sembrava di parlare io stessa: “Tu che non so se sarò mai una brava mamma con te, che sei così diverso da me.”
Anche First e Second sono come il giorno e la notte e Second è così diverso, così cocciuto, ma anche carnale…quanto è difficile e quanto è meraviglioso essere mamma!
verissimooooo!
…ma quindi ho una probabilità che se faccio un altro figlio mi viene più calmo, visto che il primo è pazzo?!? 😀 a parte gli scherzi, tanti auguri al piccolo principe….e a te! mentre leggevo immaginavo se queste parole le leggerà tra una quindicina d’anni che emozione!! 🙂 dolcissima mamma!
Grazie Bea!!!
In ritardo tanti auguri!Il tuo duenne assomiglia tanto al mio…sará l’annata 2011??? 😉
Dici che son tutti così belli!?!?
Come stai!?
guarda ho letto adesso il tuo post, attratta dal titolo perché anch’io a volte faccio fatica a capire mio figlio, e poi ho pensato: è esattamente come me e mia sorella. Ancora oggi, che siamo adulte e con figli a volte mi chiedo come è possibile che siamo venute su così diverse!!!! 🙂 eppure complementari e con un bellissimo rapporto. Quindi proprio non ti preoccupare!!! Mia mamma diceva: un conto è essere equi, un conto uguali per forza con figli diversi… 😉
bella questa frase, ci penserò…!Benvenuta Benedetta! E grazie per i commenti!