
Questa estate siamo andati in vacanza in Francia, come molti di voi sapranno avendoci seguito su Instagram.
Prima di partire ci siamo posti il problema di come avrebbero vissuto i bambini la difficoltà di non conoscere la lingua, se si sarebbero sentiti frustrati o se invece avrebbero colto l’occasione del viaggio in Francia per provare ad imparare qualche frase o espressione in francese.
Io e il mio compagno conoscevamo la lingua francese per averla studiata a scuola (ai miei tempi si studiava francese) e io adoro il francese , come ho adorato studiare la letteratura francese e la storia francese (son cresciuta con Lady Oscar e l’ho già fatto conoscere ai bimbi…) ma i bambini invece no perché non lo studiano a scuola non c’era mai stata occasione prima del viaggio in Francia per approcciare il francese.
Insomma, organizzare una vacanza all’estero con un viaggio in Francia nonostante non conoscessero il francese è stata una scommessa.
Come abbiamo preparato il viaggio
Quando si pensa ad organizzare un viaggio, la prima cosa a cui si pensa è l’itinerario, partire preparato, però, non significa limitarsi a quello, ma anche prepararsi ad affrontare nuove culture, nuove persone e un linguaggio diverso dal nostro.
Anche noi prima di partire, mappa alla mano, abbiamo scelto le tappe da fare cercando di strutturare il viaggio in Francia in modo da alternare itinerari in città con visite a luoghi naturali, parchi, che fossero più alla portata dei bambini.
Abbiamo progettato un itinerario scegliendo strutture di soggiorno in cui i bambini potessero defaticare e rilassarsi: hotel con piscina, hotel con spazi bimbi, hotel con giardini attrezzati per i bambini: questo ci ha permesso di trascorrere più della metà della giornata fuori, visitando le città e il resto del pomeriggio/sera fino all’uscita per cena, facendoli rilassare e riprendere.
E mentre si rilassavano loro, ovviamente ci rilassavamo anche noi! ^_^
Come è andata con il francese?
E’ andata che durante il viaggio in macchina, abbiamo insegnato ai bambini alcune frasi tipiche, espressioni che potessero essere loro utili: per Edo è stato fondamentale sapere come ordinare un cornetto e cappuccino al bar piuttosto che imparare a pronunciare correttamente la richiesta di un pain au chocolat, ma anche chiedere il bagno e ringraziare e salutare.
Quello che volevamo era avvicinarli alla cultura, prepararli sui piatti tipici della meta di destinazione, come la famosa bouillabasse, o le galettes che sono diventate uno dei loro piatti preferiti, ma anche insegnare loro qualche frase “salvavita” da utilizzare nel viaggio in Francia.
Tutti pensano che i francesi non siano troppo gentili nel confrontarsi con qualcuno che non parla la loro lingua; probabilmente per loro non è concepibile che ci possa essere qualcuno al mondo che vada in Francia e non parli francese, quindi difficilmente perdono tempo con chi si affanna a dire qualche parola sperando di essere comunque compreso. Ma devo dire che, se con noi adulti c’è stato qualche caso in cui son stati impietosi, con i bambini son sempre stati gentili e disponibili, forse apprezzando lo sforzo dei piccoli che incoraggiati dalla disponibilità degli interlocutori, hanno continuato a provare e sperimentare.
Insomma, portare i bambini in vacanza all’estero quando non conoscono la lingua è assolutamente fattibile, persino in Francia! E anzi può essere un’ottima occasione per imparare una lingua sconosciuta e magari perché no, decidere di studiarla! ^_^
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Noi vorremmo andare in Francia quest’estate, ma nessuno di noi in famiglia parla francese (io ho qualche ricordo basico, ma proprio basico) in compenso conosciamo discretamente l’inglese. Posso chiederti che significa che in alcuni casi sono stati impietosi con voi adulti? Perché dato il nostro francese carente (diciamo pure assente), ho un po’ paura di trovarmi in difficoltà.
Ma no, diciamo che può capitare che siano un po’ insensibili… ma da nessuna parte abbiamo avuto difficoltà. L’inglese andrà benissimo. ^_^
Dove volete andare? In che zona?
Vorremmo visitare la zona dei castelli della Loira, in particolare la parte tra Tours e Orléans.
Che bella! Piacerebbe anche a me, prima o poi…