Voi lo guardate il cielo?
Quante volte in una giornata guardate il cielo blu?
Io certe giornate forse mai, lo guardo mentre sono in macchina nel traffico, ma non lo guardo veramente. Voi si?
Vi prendete il tempo di vedere quanto è blu il cielo?
Gli abitanti di Torone, città vicino Torino (ma molto molto molto più grande), hanno smesso da tempo di guardare il cielo. Sono uomini d’affari e donne in carriera e non hanno tempo da perdere. A Torone non ci sono case, ma solo grattacieli, alti 153 piani.
Un giorno di primavera poi arriva in città un tizio, è un ometto piccolo, calvo e panciuto, con il panciotto, l’orologio pendente, le scarpe di cuoio, in mano una valigetta di cartone e uno sgabello.
L’omino si pone al centro della piazza e inizia a gridare:
“Vengano, signore e signori, vengano. E’ arrivato l’omino del blu“
Vendo pezzi di cielo d’ogni genere e sfumatura, a buon prezzo, in liquidazione.
Vengano, vengano, prego, signore e signori!”
E mentre lo dice, espone la sua mercanzia: fazzoletti di cielo, uno diverso dall’altro, uno per ogni stagione: cielo variabile per l’autunno, cielo promettente neve per l’inverno, cielo frizzantino per la primavera e blu intenso per l’estate.
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Improvvisamente, grazie all’omino del blu gli abitanti di Torone tornano a guardare il cielo, in effetti non lo vedevano da un po’, non se lo ricordavano più, sempre a testa bassa, chini sui loro computer, i loro cellulari, l’agenda da controllare, i documenti da studiare.
L’omino del blu finalmente inizia a vendere i suoi pezzi di cielo
Un anziano signore compra tanti pezzi di cielo quanto sono i suoi nipotini “tutti uguali, per carità, altrimenti si mettono a litigare”
Una signora elegante compra un pezzo di cielo al tramonto da regalare al fidanzato invece della solita cravatta
Una mamma di cinque bambini compra un cielo col venticello per far asciugare mutande, calzini e calzoni
Una maestra compra pezzi di cielo notturno con le stelle per fare una lezione di astronomia
Tutti comprano pezzi di cielo dall’omino del blu, che è costretto a comprare una nuova borsa, tanti sono i soldi che sta accumulando.
Poi un giorno accade l’imprevedibile, un uomo come tanti altri altri nella città di Torone inciampa e cade gambe all’aria e da quella sfortunata posizione, tra un grattacielo e l’altro, quell’uomo vede una sprazzo di cielo, AZZURRO, LIMPIDO, SPLENDIDO.
“Guardate lassù il cielo vero!”
gridò e tutti finalmente a puntare il dito verso il cielo vero, stupefatti, meravigliati, miracolati!
Nei giorni successivi non si parlò d’altro a Torone che del cielo ritrovato.
E nessuno si accorse che l’omino del blu era sparito dalla circolazione.
L’omino del blu di Cristina Bellemo e Maria Moya, edito da Zoolibri.
Un libro bello, poetico, un libro per bambini che fa tanto tanto bene ai grandi.
Da quanto tempo non guardate il cielo?
Ah,ecco mi pareva di riconoscere la stessa poesia del Domatore di foglie! Non conoscevo questo libro, ma penso che presto entrerà nella nostra biblioteca domestica, mi ispira moltissimo! Grazie della segnalazione!
Grazie a te Daria, si, sei una grande osservatrice! Brava!
Ma che bello! Sarà poi che io amo moltissimo guardare il cielo e quindi “sento” molto il tema di questa storia 🙂
Un libro per sognare un pò…!