Il libro che vi racconto oggi è un libro per bambini sulla shoah e racconta la storia di un bambino ebreo nella Germania nazista del 1943.
Daniel, questo il suo nome, vive con la sua mamma. Il papà è partito, è scappato in verità, per sfuggire ai nazisti che lo avrebbero portato nei campi di lavoro. Loro cercavano uomini giovani per portarli via. Specialmente gli ebrei. Il papà se n’era andato per raggiungere i soldati buoni che stavano arrivando a cacciare quelli cattivi. E Daniel aveva immaginato che ci fossero i soldati buoni ad accoglierlo e abbracciarlo forte dall’altro lato del fiume.
La mamma lavorava per le suore, ma lo faceva di nascosto perché agli ebrei era proibito lavorare. Forse volevano farli riposare, ma la mamma diceva che bisognava lavorare perché senza soldi non si mangia.
Nel palazzo di Daniel c’era una donna, la portinaia Apollonia e Daniel era convinto che fosse una strega, aveva talmente paura di lei che non le passava mai davanti se non era accompagnato dalla mamma.
Anche quando usciva per comprare il pane, in fila con tutti gli altri, Daniel non rientrava se la mamma non gli andava incontro.
Poi un brutto giorno, Daniel tornò a casa e chiamò la mamma, come sempre, perché si affacciasse e gli venisse incontro. Ma la mamma non rispose. Daniel sentì una mano che gli tappava la bocca e capì che la strega, la portinaia Apollonia, i suoi incubi peggiori diventavano realtà, la strega Apollonia lo aveva preso e lo portava giù giù in cantina e più giù fino alla stanza buia del carbone…Cosa voleva da lui? Cosa voleva fargli?
Daniel era terrorizzato, ma poi sentì la voce della mamma e si tranquillizzò.
La portinaia Apollonia lo aveva salvato, aveva avvisato la mamma dell’arrivo dei tedeschi per prelevarli e li aveva salvati, mamma e figlio, nascondendoli nella cantina.
Daniel capì che anche una strega certe volte può salvare un bambino.
Un libro molto commovente, con immagini meravigliose, veramente toccanti e le riflessioni del protagonista emozionano più di tutto, quello che è incomprensibile a lui, bambino indifeso cui tutto è taciuto, è quello che è incomprensibile a noi ancora oggi.
Un libro per ricordare… spero possiate apprezzarlo come abbiamo fatto noi.
La portinaia Apollonia di Lia Levi ed Emanuela Orciari, edito da Orecchio Acerbo ha vinto:
Premio Andersen 2005 Miglior libro 6/9 anni
Super Premio Andersen Libro dell’anno 2005
Un argomento molto delicato… quando poi i protagonisti sono i bambini (come sono tanti, tantissimi i bambini che hanno vissuto sulla loro pelle quella triste realtà) racconti di questo tipo fanno riflettere ancora di più…
vero.
Ho letto tanti libri su questo tema ma non ne ho mai letti a mio figlio. Mi segno questo per iniziare, mi pare sia adatto a un bimbo di 6 anni. Grazie
Claudia, il mio ne ha solo 5. Il tuo Topastro sarà sicuramente pronto, da grande lettore quale è. Dipende se sei pronta tu, a proporgli l’argomento.
Hai ragione… lui è un gran ascoltatore e lettore, forse son io che rimando per timore che l’argomento sia troppo tosto
ecco, hai centrato il punto. In effetti anche io mi son posta il problema, ma poi qualche giorno fa non ricordo come il discorso è saltato fuori e allora ho pensato di proporglielo.
wow decisamente impegnativo! Nemmeno io conoscevo questo libro. Anche le illustrazioni mi piacciono molto.
Grazie
Silvia
Le illustrazioni son stupende, come ha detto la mia amica Fabiola, sembrano quadri!
Sempre importante avere nuove letture per questo giorno che coinvolge, deve coinvolgere, tutti noi. Grazie.
di nulla. E’ nostro dovere di genitori
sai che mi sono commossa a leggere questa storia?
non ne dubito
Sembra proprio bellissimo, sono molto curiosa di leggerlo. Grazie.
Buon we!
🙂
Buon week-end a te ArteMamma
mi sono commossa…
appena avremo l’età giusta questo libro sarà nella nostra libreria…
^_^
Ho aggiunto il tuo consiglio di lettura alla mia raccolta su pinterest dedicata al giorno della memoria. Letture importanti, è bene ce ne siano per ogni fascia d’età.
Grazie! Concordo
Ciao. Molto bello questo libro. Toccante. Ecco, io ho tre figli di cui uno di 10 e uno di 8. Mi piacerebbe parlare di questi argomenti con loro e questo libro mi pare adatto. Anche se so che prima o poi dovranno sapere, cerco di tenerli ancora fuori da tutto questo. Non vorrei dar loro ansie eccessive, ma capisco che un poco alla volta dovranno conoscere anche queste aberranti atrocità per cercare di fare del loro mondo un posto migliore… Grazie di questa segnalazione!
Ludovica, benvenuta. Io ne ho parlato a mio figlio lo scorso anno, aveva 5 anni e mezzo, non serve aggiungere troppi dettagli… ma introdurre il tema secondo me non è sbagliato, soprattutto all’età dei tuoi..