
Tra qualche giorno sarà tempo di ricordare le vittime dell’olocausto nazista con la giornata della memoria, istituita per commemorare la shoah ovvero il genocidio del popolo ebraico ad opera dei tedeschi nella data del 27 gennaio, giorno in cui nel 1945 il Campo di Concentramento di Auschwitz fu liberato dalle truppe sovietiche. Si stima che l’olocausto abbia sterminato tra i 5 e i 6 milioni di persone di ogni sesso ed età. Un crimine mai abbastanza condannato, pianificato e perpetrato ai danni non solo degli ebrei, ma anche di omosessuali, dissidenti politici, malati di mente. Un orrore dal quale vorremmo preservare i nostri bambini e ragazzi, ma che invece merita di essere ricordato e raccontato anche a loro.
Ci sono vari modi di introdurre argomenti così delicati con loro, ogni educatore o genitore, saprà trovare la propria chiave per raccontare un tema come quello della shoah ai bambini quello sicuramente va passato loro, senza necessariamente indugiare sulla crudeltà dei modi della persecuzione, è la profonda ingiustizia insita nella persecuzione di un altro essere umano solo per la sua razza, il suo credo, la sua sessualità, temi che purtroppo sono ancora attuali e che non smettono di essere necessari per le nuove generazioni che troppo spesso danno per scontato il loro status e che vanno sensibilizzati sin da piccoli al rispetto degli altri, ancor più se più deboli.
In una stagione in cui il bullismo resta uno dei temi più caldi per bambini e ragazzi, parlare di olocausto e shoah come di persecuzione verso i diversi e più deboli è non solo utile, ma anche assolutamente necessario affinché la storia serva a qualcosa, affinché gli errori del passato restino nel passato.
Tutti noi abbiamo letto il diario di Anna Frank o Se questo è un uomo di Primo Levi, in età adolescenziale.
‘Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo. In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo arrivati al fondo. Più giù di così non si può andare: condizione umana più misera non c’è, e non è pensabile. Nulla più è nostro: ci hanno tolto gli abiti, le scarpe, anche i capelli; se parleremo, non ci ascolteranno, e se ci ascoltassero, non ci capirebbero. Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo conservarlo, dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro al nome, qualcosa ancora di noi, di noi quali eravamo, rimanga.’
I consigli della psicologa: Olocausto come spiegarlo ai bambini
Libri sulla shoah toccano il cuore, colpiscono allo stomaco, ma sono necessari e formativi. Come dicevo prima, non ho ricordi da bambini in cui mi si leggessero libri su questo tema se non alla scuola media, ora invece ci sono diverse produzioni di libri per bambini e ragazzi sul tema dell’olocausto e a quanto ho modo di vedere, ne escono ogni anno di nuovi, segno che l‘esigenza di trattare il tema esiste e che un argomento che fino a qualche anno fa sembrava non alla portata dei bambini, ora lo sta diventando, proprio grazie ad albi illustrati semplici ma intensi che parlando il linguaggio dei bambini, riescono a rendere loro accessibili temi difficili come quello della shoah.
Libri per bambini e ragazzi sull’olocausto e la shoah
L’albero della memoria. La Shoah raccontata ai bambini di Anna Sarfatti e Michele Sarfatti
Samuele Finzi e la sua famiglia vivono a Firenze, dove conducono una vita serena seguendo i precetti della tradizione ebraica. Nel giardino della loro casa c’è un vecchio olivo, nella cui cavità Sami ripone i suoi “tesori”. Ma con l’entrata in vigore delle leggi antiebraiche la vita dei Finzi cambia per sempre: i genitori devono abbandonare il lavoro, Sami la scuola e gli amici, gli zii emigrano. Le persecuzioni si fanno più intense e scoppia la guerra Dopo l’8 settembre 1943 i Finzi entrano in clandestinità. Il figlio viene nascosto in collina presso i nonni dell’amica Francesca. I genitori vengono arrestati. I tesori di Sami rimangono nell’olivo… Seguendo le vicissitudini di Sami e della sua famiglia, basate su eventi storici realmente accaduti tra il 1938 e la fine della Seconda guerra mondiale, i bambini possono conoscere che cosa accadde agli ebrei in Italia in quel periodo. L’appendice storico-documentaria aiuta a comprendere il significato della Shoah. Età di lettura: da 6 anni.
L’albero della memoria. La Shoah raccontata ai bambini – Link Affiliato Amazon
IL VOLO DI SARA, ED. FATATRAC
Il volo di Sara è un libro molto poetico, in cui un pettirosso racconta la storia del suo incontro con la piccola Sara, arrivata al campo di concentramento con un delizioso vestitino azzurro di lana, della sua separazione dalla mamma e della conseguente decisione del pettirosso di prendersi cura di lei, di essere per lei mamma, compagnia, accudimento. Un libro dolcissimo che arriva dritto al cuore ribaltando i canoni tradizionali che voglio noi umani prenderci cura di piccoli uccellini indifesi. In quel frangente in cui l’umanità ha toccato uno dei momenti più bassi della sua storia, tutto è sconvolto, anche l’ordine tradizionale delle cose. E’ per questo che il pettirosso può accudire Sara al posto nostro. Un libro empatico e molto coinvolgente.
La mia recensione qui: Il volo di Sara – libri per bambini sull’olocausto
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IL GELATAIO TIRELLI, GALLUCCI EDITORE
Il gelataio Tirelli racconta la storia di un bambino cresciuto prima Italia, a Venezia, dove un tenerissimo zio gelataio si prende cura di lui viziandolo con i gusti di gelato più buoni, poi a Budapest dove una volta cresciuto apre lui stesso una gelateria diventando un riferimento per i bambini del suo quartiere, in particolare di Peter, ebreo mentre la Germania nazista prende piede in Europa.
Il ricordo della sua vita felice in Italia e di quanto suo zio si fosse preso cura di lui, spinge Tirelli a prendersi cura degli altri, è così che decide di assumersi il rischio di ospitare per mesi ebrei nella sua gelateria la famiglia di Peter e altri ebrei affinché vengano risparmiati dalla follia omicida dei nazisti. Un libro tratto da una storia vera.
Tirelli è stato insignito del titolo di Giusto tra le Nazioni, un titolo riservato a tutti i non ebrei che durante la Seconda Guerra Mondiale hanno salvato anche un solo ebreo dal genocidio.
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LEV, BARBARA VAGNOZZI, GALLUCCI EDITORE
Lev racconta la storia di un bambino salvato dalla persecuzione nazista dal Kindertransport una missione voluta dalla Gran Bretagna per salvare i bambini ebrei portandoli fuori dalla Germania e sistemandoli presso famiglie inglesi, scuole, fattorie. Lev viene da una famiglia non ricca, per cui i suoi genitori hanno soldi solo per offire le garanzie necessarie al governo inglese per uno solo dei figli. Decidono di salvare Hannah, che però una volta al sicuro si darà da fare per guadagnare i soldi che servono per far partire anche suo fratello. Non ci riuscirà ma otterrà la solidarietà di una donna inglese che con una colletta otterà il necessario alla partenza di Lev.
Una storia difficile, un libro molto commovente, ma a lieto fine visto che Lev diventa un famoso ingegnere civile. Da una storia vera. Da non perdere.
IL VIOLINO DI AUSCHWITZ – Anna Lavatelli, Le rane interlinea
Questa volta è la voce di un violino a raccontare la shoah e lo fa raccontando la storia di Eva Maria, una ragazza ebrea che vive in una famiglia agiata con il lusso di aver potuto, tra le altre cose, studiare musica. Ma Eva Maria è Italiana nell’epoca in cui il nazismo inizia le sue persecuzioni verso gli ebrei di tutta Europa, così lei e la sua famiglia devono affrontare le fasi dell’orrore nazista: dapprima le leggi per la difesa della razza che impediscono alla ragazza di andare a scuola. Solo la musica è di sollievo in quei giorni: “La musica spezzava le catene che li imprigionavano e li trasportava via in un mondo dove c’erano ancora bellezza speranza e umanità” Ma quei giorni sono solo l’inizio di un dramma che condurrà la famiglia su un treno per Auschwitz dove verranno separati per sempre. Eva Maria riesce a portare il suo violino con se, e questo da un lato la salva dai lavori forzati, ma dall’altro la rende spettatrice di esecuzioni, feste naziste, orrore senza fine. Finché una notte il violino cade e si danneggia. Per Eva Maria è l’inizio della fine. Separata dal suo violino la ragazza si lascia morire. Un libro intenso in cui la dolcezza della musica si contrappone all’orrore senza fine della tragedia della shoah. Un libro che mi ha colpito molto. Sapientemente ideato da Anna lavatelli.Età consigliata 10 anni.
Imperdibile! La mia recensione
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LA CITTÀ CHE SUSSURRÒ, ED. GIUNTINA
La città che sussurrò di Jennifer Elvgren e Fabio Santomauro, edito da Giuntina racconta di una famiglia di Gilleleje un piccolo villaggio di pescatori nella Danimarca occupata dai nazisti, che decide di dare aiuto ad una mamma e un bambino ebreo nascondendoli in cantina in attesa che possano di notte prendere una nave per la Svezia.
Un libro che riesce a descrivere il lato umano di quella immane tragedia, a mostrare come a dispetto di tanta atrocità, persone ancora umane abbiamo deciso di rischiare la loro vita e quella dei loro figli per proteggere altre vite umane.
Tratto da una storia vera.
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LA PORTINAIA APOLLONIA, ED. ORECCHIO ACERBO
Il papà di Daniel è scappato per sfuggire ai nazisti che lo avrebbero portato nei campi di lavoro. Daniel vive con la mamma in un paese dove i genitori fanno di tutto per far sembrare normale agli occhi dei bambini, tutto quello che in realtà non lo è. La mamma non può lavorare perché ebrea, ma Daniel pensa che i nazisti vogliano farla riposare. E poi c’è la portinaia Apollonia, una tipa seria seria brutta che sembra una strega. Ma un giorno tornando a casa la strega-portinaia lo prende a forza e gli tappa la bocca trascinandolo in cantina… dove Daniel riabbraccia la mamma scoprendo così che non tutto è come sembra. Le immagini del libro sono davvero molto toccanti. Le riflessioni del piccolo Daniel stringono il cuore.
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L’ALBERO DI ANNE – ORECCHIO ACERBO
Un vecchio ippocastano, nel cortile di una casa alle spalle di uno dei tanti canali di Amsterdam. “Ho più di cento anni, e sotto la corteccia migliaia di ricordi. Ma è di una ragazzina – Anne il suo nome – il ricordo più vivo. Aveva tredici anni, ma non scendeva mai in cortile a giocare. La intravedevo appena, dietro il lucernario della soffitta del palazzo di fronte. Curva a scrivere fitto fitto, quando alzava gli occhi il suo sguardo spaziava l’orizzonte. A volte però si fermava sui miei rami, scintillanti di pioggia in autunno, rigogliosi di foglie e fiori in primavera. E vedevo il suo sorriso. Luminoso come uno squarcio di luce e speranza in quegli anni tetri e bui della guerra. Fino a quando, un giorno d’estate, un gruppo di soldati – grandi elmetti e mitra in pugno – la portò via. Per sempre. Dicono che sotto la mia corteccia, insieme con i ricordi, si siano intrufolati funghi e parassiti. E che forse non ce la farò. Sì, sono preoccupato per le mie foglie, per il mio tronco, per le mie radici. Ma i parassiti più pericolosi sono i tarli, i tarli della memoria. Quelli che vorrebbero intaccare, fino a negarlo, il ricordo di Anne Frank”. Età di lettura: da 9 anni.
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Aggiunti fa voi…
OTTO.AUTOBIOGRAFIA DI UN ORSACCHIOTTO
Questa è la storia dell’orsetto Otto e di due bambini: tre compagni di gioco inseparabili che solo una stella gialla cucita sul petto e la crudeltà della guerra riuscì a dividere. Ma non per sempre, perché un giocattolo amato non si abbandona mai davvero. Per fortuna Otto ha imparato a scrivere a macchina e può raccontare la sua storia di amicizia perduta e ritrovata, perché in un’imbottitura c’è spazio per tantissimi ricordi… Età di lettura: da 7 anni.
Otto. Autobiografia di un orsacchiotto – Link Affiliato Amazon
LA STELLA CHE NON BRILLA
Una storia delicata e al tempo stesso potente per raccontare ai bambini la tragedia della Shoah attraverso parole di speranza. «Ricordare. Devi solo ricordare perché niente del genere possa mai ripetersi.» Con un’appendice di approfondimento storico e artistico. Età di lettura: da 9 anni.
La stella che non brilla – Link Affiliato Amazon
FUORI DAL CAMPO
Una bimba forte, determinata a salvare suo fratello minore dal campo di concentramento di Terezin. Incontri con gli animali del bosco che la guideranno. Un’impresa impossibile, così come irreali sono gli incontri con gli animali che si susseguono per tutta la narrazione. Tuttavia si è voluto sottolineare questo aspetto un po’ surreale dell’animale-guida per far emergere sentimenti come il coraggio, l’amore indiscusso per il fratello, la speranza; ma anche l’estrema solitudine nella quale la protagonista si ritrova. Per sopravvivere la bimba immagina o vede realmente questi animali (non è importante che sia definito) che la “aiutano” nel superamento di questa prova, provocandole sentimenti generatori di azioni/reazioni. Alla fine del racconto, alcune precisazioni di citazioni presenti nel testo e una breve presentazione del lager di Terezin. Età di lettura: da 8 anni.
Fuori dal campo – Link Affiliato Amazon
LA BAMBINA CHE PARLAVA AI LIBRI
La bambina che parlava ai libri – Link Affiliato Amazon
IL SOGNO DI LILLI
Il sogno di Lilli, di Vaifra “Lilli” Pesaro e Sara Magnoli, illustrazioni di Giada Ricci Acco, 2011 Il libro narra la storia vera di una bambina italiana il cui papà, di religione ebraica, viene deportato nel campo di concentramento di Auschwitz, da cui non farà più ritorno. Da quel giorno Lilli dovrà nascondersi in casa di amici per ben 2 anni, senza poter uscire né per giocare né per andare a scuola. Le resteranno soltanto i sogni, per riuscire a incontrare ancora il suo papà. Il libro è corredato da testimonianze, foto d’epoca e notizie storiche. Età di lettura: dai 6 anni
Il sogno di Lilli – Link Affiliato Amazon
IN PUNTA DI STELLE
Racconti, pensieri e rime per narrare la Shoah, di Anna Baccelliere, Liliana Carone, Progedit, 2012 Il libro racconta l’orrore della Shoah attraverso un mix di racconti, poesie, pensieri, riflessioni e stralci di testimonianze dei sopravvissuti. Si presenta come una ricca antologia di testi arricchita da foto storiche e da un piccolo alfabeto illustrato della Shoah. Le splendide tavole a colori di Liliana Carone, anch’essa insegnante, riescono a spiegare la storia ai bambini senza mostrare atrocità e violenze. “In punta di stella” è un libro per bambini ma rivolto agli insegnanti e agli educatori perché possano affrontare anche con i più piccoli l’argomento ma funziona anche per chi vuole sensibilizzare alla tolleranza e al rispetto verso il prossimo non solo nel giorno della memoria. Età di lettura: da 6 anni
In punta di Stella – Link Affiliato Amazon
LA STORIA DELLA NONNA BAMBINA
La storia della nonna bambina: la shoah raccontata ai bambini, di Susanne Raweh, Gilgamesh edizioni, 2012. Questo breve libro narra in versi la storia vera di Susanne Raweh, una nonna bambina sopravvissuta alla deportazione e ai campi di concentramento. Con uno stile semplice ma efficace, aiutata dalle belle illustrazioni della figlia Dafna, l’autrice ci restituisce una storia carica di speranza. Età di lettura: da 6 anni
La storia della nonna bambina – Link Affiliato Amazon
(questi ultimi tre son stati segnalati da Raffaella, bibliotecaria di Mantova, che ringrazio tanto per il suo contributo)
Quali tra questi i libri per bambini e ragazzi su olocausto e shoah conoscevate già?
Come hanno reagito i bambini alla loro lettura?
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